
Vi auguro un Natale e un Anno Nuovo pieno d'amore, quello vero, senza fronzoli ed egoismi.
Perché solo quando c'è l'AMORE
si possono scalare le montagne con la gioia e la speranza nel cuore.
Che Dio ci benedica tutti.
Tutti.
Erica Lee è un velo che volteggia nella brezza. Ha scelto il suo mondo e ha lasciato il mondo alle sue scelte.

Il freddo è spaventoso e stamattina ci siamo svegliati con la neve sui campi.
La vita prosegue tra amici ritrovati, scoperti, consolidati, entusiasmi addormentati, tristezze a corrente alternata, impegni e momenti solo per me (fortemente voluti).
L’ultimo commento che mi ha lasciato il caro blogger Riccardo, mi ha fatto pensare a Londra e poi, per associazione di idee a tutte le grandi città del mondo dove la vita pulsa costantemente e irrefrenabilmente, dove la vita si lega e si sfilaccia, si nega e si concede a suon di clacson e cartelloni pubblicitari.
Sono una mamma e soprattutto una donna di poche pretese, ma quando ho visto queste scarpe, questa borsa e questo comò (che puoi trovare su http://frenchessence.blogspot.com/2009/09/london-fashion-week.html ) sono stata colpita da un'estasi mistica: sguardo perso, pupille fisse e insensibilità dell'epidermide a qualsiasi contatto.
Dopo settimane passate ad arrovellarmi su "vaccino antinfluenzale SI'- vaccino antifluenzale NO", dopo aver ascoltato un miliardo di campane e letto, sviscerato tutto il conoscibile e il sottinteso non esplicitato, ho deciso insieme a mio marito che mio figlio facesse solo il vaccino antinfluenzale stagionale 2009-2010, non quello per l'influenza A, di cui non si conoscono ancora bene gli effetti collaterali.
Non bastavano le boiate di "Voyager", adesso ci volevano pure le scopiazzature di "Mistero" con Enrico Ruggeri. Non bastavano i teatrini del TG4 e Studio Aperto, ma adesso inizia pure il "Grande Fratello 10" che, udite udite, dalle parole della Marcuzzi sarà un'edizione diversa (come quella dell'anno scorso) dove ci saranno concorrenti che non hanno voglia di fare la televisione a tutti i costi (sì... proprio come l'anno scorso) e che sono tutte persone umili e carine (PROPRIO COME L'ANNO SCORSO... per poco non s'ammazzavano!).
L'avrei dovuto capire in tutti questi anni da tanti segnali, più o meno gravi.
Stavo riordinando delle mensole, quando mi sono imbattuta in un foglio di giornale che riportava un breve articolo risalente a diversi anni fa. L'ho trovato oltremodo attuale e ho deciso di riportarlo qui sotto.
"Il tuo Cristo era un ebreo,
la tua automobile è giapponese,
la tua pizza è napoletana,
il tuo profumo è francese,
il tuo riso è cinese,
la tua democrazia è greca,
il tuo caffè è brasiliano,
il tuo orologio è svizzero,
la tua cravatta è di seta indiana,
la tua radio è coreana,
le tue vacanze sono turche, tunisine o marocchine,
i tuoi numeri sono arabi,
le tue lettere sono latine...
E... tu rinfacci al tuo vicino
di essere straniero?"
Rileggendo gli ultimi post e in modo particolare l’ultimo in assoluto, mi sono resa conto che Dio mi stava pian piano preparando a un dolore che, almeno per il momento, avrei ritenuto inimmaginabile.
L'altra sera ho messo a letto mio figlio nel modo consueto: abbracci, bacetti, preghiera e ultima chiacchierata di fine giornata. Eppure avvertivo qualcosa di strano, così gli ho chiesto:
In queste due settimane ho avuto modo di riflettere sulla gratuità e fatuità della vita, la sua gioia imperiosa e la sua caducità.
Un paio di giorni fa ho ricevuto una telefonata. Non era una voce sconosciuta: era mia zia.
Non so perché più passano i giorni e più mi sento spaesata, destabilizzata quasi, dalla scomparsa di Michael Jackson.
Dunque, tutto è cominciato con una telefonata dell'amica F. che ha esordito con un "Ehilà mummia! Quando ti decidi a uscire dal sarcofago? Ho organizzato una cenetta per sabato sera in un ristorantino niente male. Siamo io, V. , L. , M. e tu, ovviamente. Non voglio sentire scuse. Affida il pargolo al consorte, levati le bende (n.d.r. in riferimento alla mummia) e vieni a nutrirti di chiacchiere in tutta tranquillità .- , - Va bene. - le ho risposto. - Lascerò la piramide per una sera, se ci tieni tanto! -, - Brava! Vedrai, sarà una serata fantastica! -.
I miei vestiti erano proprio nel garage dei miei suoceri (l'avevo detto io) e, dopo aver fatto la sauna con i vestiti invernali nei giorni in cui c'erano 40° all'ombra, ho fatto prendere il volo a maglie e giacconi esattamente il giorno prima dello stravolgimento atmosferico culminato in pioggia battente, vento sferzante e caduta vertiginosa delle temperature a livelli autunnali... che soddisfazione battere i denti con le mie t-shirt estive ritrovate!
Mi stanno girando vorticosamente quelle sfere che ogni donna possiede virtualmente. Ma girano, eccome se girano!
Mio marito è un appassionato di Bruce Springsteen e, anche a me non lascia indifferente.
La pioggia continua a scendere incessantemente, mista alle foglie strappate dal vento.
Io, che avevo un padre allergico a 90° minuto, io che da ragazzina non sapevo neanche cosa fossero i Mondiali di Calcio, io che crescendo ho smesso di ignorare per cominciare a detestare palloni e reti, io che col passare degli anni avrei dato l'ergastolo a chiunque -giocatori, dirigenti, pubblicitari e soprattutto tifosi- avesse a che fare con una stupida palla non più solo la domenica, ma 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana per 365 giorni all'anno, io, PROPRIO IO, ho sposato un calciatore, ho un suocero ex-calciatore e allenatore, un cognato super-calciatore, zii acquisiti ex-calciatori e cugini acquisiti calciatori. E mio figlio, secondo voi, che tipo di sport pensate abbia scelto? Ovvio, no? Oggi, udite udite, ha giocato la prima partita della sua vita!
L'abbiamo sentito, eccome se l'abbiamo sentito! Scosse lunghissime e ondeggianti.
Ebbene sì... il nuovo romanzo prosegue, dopo una pausa durata alcuni mesi.
No, non sto cercando di vendervi una bottiglia di buon brandy e neppure mi sono convertita all'alcolismo... ma lo spot è molto suggestivo e io non posso far altro che sdilinquire ogni qualvolta lo vedo passare in TV.
L'altra sera ho fatto un incontro meraviglioso.