domenica 23 maggio 2010

Quando gli uomini girano la ruota

L’altro giorno stavo parlando con un collega, confidandogli che il mio scriccioletto si è “fidanzato” con la più brava e carina della classe perché lei gliel’ha chiesto esplicitamente dopo un serrato corteggiamento durato mesi e mesi, fatto di merende condivise, giochi a nascondino e acchiapparella, lettere disseminate di cuori, ti amo, TVB e sei il mio principe.
Gli ho detto che mio figlio aveva accettato anche perché: “Mamma, in verità, mi piaceva anche a me”.
Il mio collega ha sorriso aggiungendo: “Proprio come succede nella vita. Le donne scelgono e noi ci limitiamo a girare la ruota.”.
Ho riso, ma poi gli ho detto: “Avrete pure delle preferenze voi uomini!”.
- Sì, ma… aspettiamo, restiamo in attesa che qualcosa succeda.
Poi è suonata la campanella e ognuno è tornato al suo lavoro, ma l’interrogativo continua ancora a ronzarmi intorno.
Ma è proprio vero che gli uomini sono davvero così passivi, sempre in attesa che una donna li conduca là dove forse loro vogliono, che li trascini a condividere una parte del cammino su questa terra o di tutto quel che ne resta?
Non condivido la visione del mio collega, perché l’uomo che gioca di rimessa non è stimolante per una donna, ma quanto di più spoetizzante si possa immaginare.
Noi donne vogliamo essere corteggiate con grazia, gusto, intelligenza e non servono necessariamente complimenti smaccatamente espliciti (questi allontanano… almeno nel mio caso).
Però, sì, ci sono anche molti esempi di uomini (amici e conoscenti) che si sono limitati a “girare la ruota” e allora devo dare atto al mio collega… che, in fondo, non ha poi tutti i torti.
Ahhh... c'est la vie.