sabato 28 febbraio 2009

Stanchezza...

Oggi è uno di quei giorni in cui anche se c'è il sole, il lavoro va bene e non sto male fisicamente, mi sento malinconica.
Ho dei momenti così durante il corso dell'anno, mi prendono soprattutto in prossimità delle feste e del mio compleanno e non posso farci molto.
Sono preoccupata per l'operazione di mio marito: lui che è la mia roccia, il mio sostegno.
E anche dei soldi che sembrano svanirmi tra le mani, non perché sia una pazza alla "I Love shopping" (anzi!), ma perché non faccio in tempo neppure a vederli (anche solo sulla carta) che loro sono già volati via per pagare affitto e bollette.
Non è la fine del mondo. Non è un problema grave e ho imparato che al mondo ci sono cose ben peggiori per poter star lì a piangere per nulla.
Sto accumulando parecchia stanchezza, questo sì.
E forse dovrei dire stop a molte cose... ma non ci riesco.
Non si può vivere solo per sé stessi. Gli altri tendono le mani e tu devi prenderle tra le tue.
Gli altri vogliono un sorriso e tu devi regalarlo. Gli altri cercano ascolto e tu devi porgere l'orecchio.
Ma questo comporta impegno, di ore, che ritaglio a fatica tra due lavori, la scrittura e la famiglia.
Per leggere faccio salti mortali e a volte mi chiedo: perché lo faccio?
Ci ho pensato molto in questi giorni, grazie anche alla riflessione fatta da una persona a me molto cara, e sono arrivata a questa conclusione: io voglio sentirmi amata e, amando gli altri, spero di ricevere un po' di quel balsamo che allevia le preoccupazioni e dona energie impensabili.
E il mondo intanto va alla rovescia... leggi "razziali", ronde fai da te, giovani rimbecilliti da dementi in una casa spiata 24 ore al giorno e da video violenti e porno su youtube.
Ma che società stiamo crescendo? Dove sono tutti i padri e le madri che sembrano al settimo cielo quando nasce un figlio? Troppo preoccupati a tradirsi o a "farsi le scarpe" lasciano che i loro pargoli diventino delle appendici di monitor e schermi al plasma.
Posso mai vincere contro tutto questo?
Non ho risposte, finché vivrò avrò solo domande e percorrerò comunque la mia strada.
Buon fine settimana a tutti.

giovedì 26 febbraio 2009

Voglia di volare

Il sole entra con una tale forza dalle sei finestre che mi girano intorno, da averne gli occhi indolenziti.
Il sole non è l'unico motivo che mi offusca la vista. Da qualche giorno mi fa compagnia la lettura di un romanzo dalla prosa irresistibile: martellante, aulica e asciutta al tempo stesso, "Il gioco dell'angelo" di Carlos Ruiz Zafon.
Per ogni aspirante scrittore, leggere il lavoro eccellente degli altri è uno sprone, una goduria e anche una presa di coscienza dei propri limiti.
Ma assurgere al livello degli intoccabili è un sogno al quale spesso mi lascio andare con la fantasia.
Trovare la storia perfetta. Che è sempre lì, in qualche verso dimenticato tra le onde della memoria, su di un pezzo sgualcito in fondo ad un cassetto o ai margini di un libro letto da decenni, e poi ripreso in mano per ripercorrerne le emozioni.
E vivo pensando a quel giorno, quando avrò la mia storia perfetta e il mondo si fermerà pensando: "Ma com'è che nessuno ci aveva mai pensato prima?".
E si sprecheranno fiumi d'inchiostro per scavare e scovare l'inconoscibile e intricato vissuto della misteriosa autrice.
Che male c'è a pensarci, a trastullarcisi un po' per sentirsi vivi?

Se solo potessi avere più tempo... tempo per pensare, fermarmi, conoscere ciò che mi sfugge.
Ma ho le radici ben piantate nella terra e i miei rami non riescono a toccare il cielo.

mercoledì 18 febbraio 2009

Piove sempre sul bagnato... anzi nevica

Di nuovo ammalata, da due giorni a casa e mio marito si opera la settimana prossima: non solo legamenti, ma anche menisco rotto.
E, per non farci mancare niente, stamattina ci siamo svegliati sommersi dalla neve e, dato che viviamo in campagna su una strada poco agevole, non dico che siamo bloccati, ma quasi.
Insomma, bisogna andare in paese a piedi.
Io non posso, ovviamente, e per mio marito non è stata la cosa più facile del mondo.

Comunque, buon Sanremo a tutti... sì, perché si può star male, esser congelati e claudicanti... ma non si può evitarlo.
Perché Sanremo è Sanremo!

sabato 14 febbraio 2009

A mio marito

All'unico uomo che mi abbia amato davvero, all'unico uomo che ho amato davvero.
All'uomo che mi ha regalato la gioia più grande della mia vita.
All'uomo che mi ha accettata così com'ero, come sono e come sarò: precisa e petulante, sensibile e complicata, cerebrale ma leggera come la piuma di Forrest Gump... e come lui voglio dirti:

"Io non sono intelligente, ma so l'amore che significa".

Per sempre tua
Erica

lunedì 9 febbraio 2009

Ciao Eluana

E' tutto ciò che sento di dirti.

domenica 8 febbraio 2009

Imprevisti, cene saltate e ginocchi malandati

Sarebbe una domenica meravigliosa: sole, la campagna che risplende di verde, gli alberi che ondeggiano lievemente al vento, le ore rallentate dalle non-scadenze, se non fosse che...
mio marito ieri si è "rotto" un ginocchio... ebbene sì, legamenti. Non è stato ancora appurato con certezza, ma il mio tesoro sembra esserne più che sicuro e dice che si dovrà procedere con l'operazione.
Così, ricevuta la notizia, ho dovuto disdire la cena con una nostra carissima amica (che stavamo programmando e posticipando da una vita), mi sono vestita in tutta fretta e con la macchina che segnava rosso e sotto una pioggia torrenziale, sono andata a fare la spesa (mancava tutto in casa). E stanotte ho dormito con mio figlio (nel letto matrimoniale) perché mio marito, non riuscendo a chiudere occhio per via del dolore, si è trasferito nella camera del bambino per non disturbarmi.
Nei prossimi giorni, quindi, dovremo affrontare un po' di difficoltà logistiche e, sinceramente, non ne sentivo la mancanza.
Niente di grave, comunque: sursum corda!
Buona domenica.

mercoledì 4 febbraio 2009

Quota 1000!!!

Oggi voglio festeggiare le mie prime 1000 visite!
Che bello!
Non pensavo di arrivarci... in fondo ho creato questo blog solo l'ultimo giorno di luglio.

Grazie a tutti voi: visitatori occasionali, visitatori assidui e visitatori silenziosi.
In qualunque parte del mondo voi siate: ancora grazie infinite.
Mi state dando moltissimo.

Erica Lee