sabato 14 marzo 2009

Un incontro sorprendente

L'altra sera ho fatto un incontro meraviglioso.
Chi ho conosciuto?
Una suora. Sì, proprio una suora, che mi ha ammaliata con la sua sicurezza, pacatezza, allegria, umanità e profondità.
I suoi occhi, chiari come certi mattini di primavera, e il suo viso senza rughe, nonostante i capelli bianchi che si intravedevano sotto il velo, mi hanno condotta in un'altra dimensione, un mondo parallelo, dove non c'è posto per la tristezza, l'egoismo o l'indifferenza, ma un mondo dove alberga solo la speranza e la gioia.
L'ho ascoltata per un'ora e mi sembrava fossero trascorsi solo 5 minuti!
Ci siamo scambiate il numero di cellulare e l'indirizzo e-mail.
Come potevo lasciare andare via un essere così prezioso?

Lei si occupa di offrire assistenza psicologica, spirituale e materiale per le famiglie in difficoltà, i ragazzi che soffrono di dipendenze, gli ammalati e le persone sole e anziane.
Organizza anche incontri spirituali, che non sono ciò che molti possono immaginare... riunioni di vecchi bigotti che recitando formule trite escono di là esattamente come sono entrati, ma degli incontri di giovani e meno giovani che ascoltano, si confrontano, cercano di dare una risposta ai loro dubbi, alla loro sete di conoscenza, al loro desiderio di... PACE.

Quante volte sento dire che ci si sente affranti, non appagati, depressi, annoiati. Eppure basterebbe così poco.
Basterebbe mettersi in ascolto.

Da un po' di settimane sto frequentando un corso per diventare volontaria nelle strutture ospedaliere, nelle case di riposo o a domicilio.
Quello che sto imparando mi arricchisce ogni giorno di più, ma alla fine del corso... mi sono chiesta... sarò in grado di dare o fare qualcosa di veramente utile per gli altri?
Ho posto questa stessa domanda a suor L. e lei mi ha risposto: "Hai le mani? Hai un cuore?"
"Sì."
"Allora hai tutto. Vai."

E io mi sono messa in viaggio.