sabato 23 maggio 2009

L'ultima ruota del carro

Mi stanno girando vorticosamente quelle sfere che ogni donna possiede virtualmente. Ma girano, eccome se girano!
E tutto per colpa degli armadi, sì, armadi!

Ci sono milioni di mariti che si lamentano perché la propria moglie o compagna lascia straripare ogni buco disponibile in casa con intimo, vestiti, cinture, scarpe, collane, orecchini e chi più ne ha più ne metta e io, pensate che faccia eccezione? ...SI', IO FACCIO ECCEZIONE.

Perché per me ho solo 2 mensole di un'anta d'armadio e metà di un'altra per cappotti e giubbotti (che includono l'armamentario estivo e anche invernale!)
Per le scarpe, poi, due misere mensoline del portascarpe.
Il resto è occupato dagli abiti di mio marito, le cinture di mio marito, le scarpe (tante) di mio marito, la roba sportiva di mio marito.
Non contiamo mio figlio, che occupa una metà dell'armadio della sua cameretta, mentre l'altra... indovinate di chi è?... di mio marito!

Ma non è neppure questo il punto dolente.
Oggi, finalmente, mi stavo apprestando a fare l'ultimo cambio d'armadio (il mio, ovviamente) e pensate un po', ho cercato dentro agli armadi, sopra gli armadi, ma della mia roba: NULLA, il vuoto assoluto.

In compenso c'erano tutti i vestiti di mio figlio (dalla sua nascita ad oggi) e tutti gli abiti e le scarpe di mio marito che NON METTE PIU'!
Capite... che non mette più... ma non c'era la mia roba che ho messo fino all'estate scorsa.

Siccome io sistemo e lui impacchetta e porta via nel garage di suo padre (perché casa nostra è un buco) ritengo che abbia portato (LUI DICE DI NO) tutti i miei vestiti da loro.
La mia roba era, dunque, meno importante degli abiti smessi? E soprattutto, se lui sostiene di non aver mai portato i mei vestiti a casa dei suoi genitori, cosa ne è stato dei miei indumenti: hanno preso il volo come Peter Pan e ora sono sull'isola che non c'è?

Insomma, morale della favola: altro che ultima ruota del carro, oggi mi sento quella terra calpestata dalla ruota. E' come se non contassi nulla.
Ma sono arci-stufa di mettermi sempre da parte per favorire puntualmente i bisogni altrui, tanto io "posso farne a meno", tanto "nella vita ci sono cose peggiori", tanto "non sono le cose materiali che rendono felice un essere umano". E' tutto vero, verissimo, ma oggi lasciatemi perdere: le mie sfere virtuali sono francamente esplose.

giovedì 21 maggio 2009

Parodie musicali per farci tornare il sorriso

Mio marito è un appassionato di Bruce Springsteen e, anche a me non lascia indifferente.
Conosco a memoria il suo modo di cantare, il suo dimenarsi sul palco, ma soprattutto il suo "One two, three, four!" per attaccare le canzoni dal ritmo travolgente.
E so, e anche molti americani sanno, che si capisce solo la metà di ciò che dice il caro vecchio Bruce: ogni frase sembra ridursi ad un "Rorrrrrrrrrr re ra rrrurrrrr..." senza senso.

Perciò sono collassata nel vedere questa parodia fatta dal brillantissimo Ben Stiller.
La trovate qui a fianco. Dura solo pochi secondi.
Buona giornata

venerdì 15 maggio 2009

Quando la musica dona la speranza e la felicità

Oggi le nuvole promettono pioggia e desidero restare dietro la finestra a guardarla cadere.
Ho messo in sottofondo la musica di Burt Bacharach, che amo da quando ero alta come una spiga di grano.
E' strano l'effetto che aveva su di me la sua musica... ogni volta che sentivo una melodia composta da lui, diventavo improvvisamente più felice. Il mondo brutto, fatto di urla e pochi soldi, si dissolveva.
L'avrei saputo solo molti anni dopo che tutte quelle canzoni che mi riempivano il cuore di speranza erano nate dal genio di un uomo chiamato Burt Bacharach.
Ascoltatelo in silenzio e a occhi chiusi.
Questa è Alfie: la mia preferita.
Buon fine settimana.

venerdì 8 maggio 2009

Elogio della lentezza


In attesa di riappropriarci del nostro tempo...

venerdì 1 maggio 2009

Festa dei LAVORATORI... perché almeno loro possono mangiare.

Ho visto i TG di oggi, i discorsi "magniloquenti", triti, fasulli, affettati e menzogneri dei politici di turno a caccia di voti.
Semplicemente nauseanti: "Mai più morti nei cantieri, mai più case costruite senza regole... bla bla bla...".
Ma si sono accorti della testimonianza di un muratore, fatta vedere a "Striscia la notizia",
http://www.striscialanotizia.mediaset.it/puntata/2009/04/09/puntata_170.shtml , in cui si denunciava (già dal febbraio 2008) la modalità criminosa e diffusa ovunque di utilizzare materiali scadenti per l'edilizia pubblica e privata?

Dove erano i politici quando tali verità venivano a galla?

E dov'è la gente quando Marco Travaglio denuncia la corruzione o l'incompetenza di ogni schieramento politico, con tanto di prove alla mano? Dei giri, valzer e tarantelle di "onorevoli" che, saltellando da una coalizione all'altra, si riciclano pur avendo sulle spalle lunghe storie di corruzioni e omissioni?

Dove siete tutti, mi chiedo?

Ma siccome oggi c'è il sole... finalmente... e non voglio angosciarmi/angosciarvi più del dovuto, vi invito a vedere uno stralcio dell'immenso Totò... che aveva capito tutto da subito.

lunedì 27 aprile 2009

Incubo: paure inconsce o futura realtà?

La pioggia continua a scendere incessantemente, mista alle foglie strappate dal vento.
Il freddo si insinua sotto i vestiti, mai troppo pesanti per me, infreddolita cronica.
Vorrei restarmene a casa questa sera, ma devo andare al corso per diventare volontari. Ormai restano solo tre lezioni e non posso mancare, nonostante la salute claudicante... perché ultimamente non sono al top.
Forse il mio corpo mi sta lanciando dei segnali che io faccio fatica ad interpretare, sì, perché avverto dei cambiamenti sia in negativo che in positivo.
In realtà vorrei nascondermi nel ventre del mio letto per non pensare.

Forse è un sogno che ho fatto alcuni giorni fa ad avere sconquassato il mio equilibrio faticosamente raggiunto. Ve lo racconto.
Sto vagando sotto la pioggia scrosciante, nel buio di una città con scale ripide e strade senza uscita. Sono completamente calva, trascino il mio corpo smunto e quasi gommoso per via dei bubboni che mi deformano i tratti. Il pallore del mio corpo è irreale, alieno.
Un uomo mi vede sotto la pioggia e mi offre le sue braccia per scendere da uno scalino, diventato improvvisamente alto alcuni metri.
A lui non faccio ribrezzo, ma sento che ormai non ha più molta importanza, perché so, con estrema lucidità, che mi restano... solo due giorni di vita.

Credetemi, a distanza di alcuni giorni continuo ancora ad avere i brividi nel rievocarlo.

Cosa avrà voluto dire: che ho paura di non realizzare i miei obiettivi, che ho paura di essere abbandonata, che ho paura della morte?
Non lo so, ma mi auguro davvero che un tale incubo non diventi realtà.

domenica 19 aprile 2009

Il calcio mi perseguita ma...

Io, che avevo un padre allergico a 90° minuto, io che da ragazzina non sapevo neanche cosa fossero i Mondiali di Calcio, io che crescendo ho smesso di ignorare per cominciare a detestare palloni e reti, io che col passare degli anni avrei dato l'ergastolo a chiunque -giocatori, dirigenti, pubblicitari e soprattutto tifosi- avesse a che fare con una stupida palla non più solo la domenica, ma 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana per 365 giorni all'anno, io, PROPRIO IO, ho sposato un calciatore, ho un suocero ex-calciatore e allenatore, un cognato super-calciatore, zii acquisiti ex-calciatori e cugini acquisiti calciatori. E mio figlio, secondo voi, che tipo di sport pensate abbia scelto? Ovvio, no? Oggi, udite udite, ha giocato la prima partita della sua vita!

E io?...Mi sono divertita come una pazza!!!
Ho tifato, riso, incitato e ho fatto l'applauso a tutti, soprattutto agli avversari quando erano sotto di qualche goal, perché mi dispiaceva.
Insomma, tra gli spalti ridevamo tutti come se fossimo a una gran festa!


E allora ho pensato che i calciatori e i tifosi dovrebbero ritornare di nuovo bambini per riscoprire il gusto del gioco e della vita. Proprio come me, oggi, attraverso gli occhi e l'esultanza gioiosa di un covata di "pulcini".