giovedì 11 settembre 2008

Un nuovo anno scolastico, un nuovo inizio

La scuola ha riaperto i battenti. Tra i cuccioli di "prima" c'era chi tentava di farsi coraggio ridendo e chi se ne stava in disparte ammutolito. I più emozionati: i genitori che, armati di videocamere e macchine fotografiche, imprimevano nella memoria (digitale e non) le loro ansie, aspettative, gioie e paure di adulti cresciuti solo biologicamente.
Mi sono emozionata nel rivedere le classi nelle quali abbiamo lavorato, quei volti di ragazzi che ritroveremo ogni giorno per un altro anno scolastico. Li ho trovati cresciuti, abbronzati, sorridenti. Nessuno mi è sembrato triste, tranne uno. Lo era anche nell'anno appena trascorso. Vorrei cambiare le cose per lui ma è schivo, si trincera dietro una timida spavalderia (timida solo nei confronti degli insegnanti). Forse desidera solo una carezza, una parola dolce. Cerco di fare quello che posso quando le attività comuni lo permettono. E poi c'è lui, il bimbo affetto dalla sindrome di Down, che mi hanno affidato anche quest'anno. E' stato felice di vedermi e non ha fatto un capriccio, una smorfia per tutta la giornata. Ho rivisto il suo sorriso e il mondo mi è sembrato meraviglioso anche in un giorno orribile come oggi, 11 settembre.
Che il nuovo anno mi faccia diventare una persona migliore: me lo auguro.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtroppo questo nuovo anno scolastico rappresenta l'inizio della fine dell'istituzione scolastica...di una scuola primaria riconosciuta come tra le migliori al mondo....I nostri figli non potranno più essere così contenti a scuola, i prossimi anni...I genitori si sveglino e reagiscano!

Anonimo ha detto...

non è un semplice inizio di anno scolastico, questo,bensì l'inizio della fine di una scuola, principalmente quella primaria, riconosciuta come tra le migliori al mondo! Cosa ne pensi? In quanto genitori non credi si debba opporsi con tutte le nostre forze a questo sfacelo programmato ?

Erica Lee ha detto...

Sì, si preannuncia uno sfacelo a tutti i livelli perché la nostra scuola primaria era davvero diventata un esempio, non solo per molte nazioni ma anche per le scuole italiane dei gradi superiori. Se il prossimo anno, e dico se, venissero messi in pratica i provvedimenti della Gelmini si ritornerebbe alla scuola che ho frequentato io ma anche molti di voi, che non è necessariamente un male dal punto di vista pedagogico (visto che tutti noi non siamo venuti poi così stupidi) ma sarebbe un disastro per i docenti e gli operatori scolastici che, come sapete, saranno mandati a casa senza tanti preamboli o “ricollocati” (come guide turistiche? Pura follia!). Altrettanto disastrosa sarebbe la situazione di noi poveri genitori che dobbiamo lavorare (a volte fare anche due o più lavoretti saltuari per mantenere la famiglia) e non sapremmo più come fare a gestire i figli e l’andamento della casa.
Credo che ci si debba opporre con tutte le forze ma, stranamente, non avverto grande preoccupazione nella mia scuola e neanche tra i genitori. Le cose sono due: o pensano tutti positivo o il senso di impotenza e rassegnazione sono tali da inibirli completamente!
Sinceramente non so cosa ne sarà di me il prossimo anno, ma mi sforzo di credere che le nostre battaglie (occupazioni, marce, scioperi) in tutta Italia possano far recedere il governo da tali assurdi provvedimenti.

Coraggio, facciamoci forza, non perdiamo l’ottimismo e il sorriso. I nostri figli hanno bisogno anche di genitori sereni. Loro attingono da noi il coraggio e la serenità.
Vi prego, non permettiamo, in nessun modo, alla realtà di uccidere la determinazione e la speranza!