Aprite il vostro cuore
all'amore e al rispetto.
Non abbandonatevi alla tristezza
se vi sentite soli.
Chiedete aiuto se ne avete bisogno!
La luce splenderà di nuovo.
Io lo so, perché anche a me è successo!
Vi stringo forte.
Erica Lee è un velo che volteggia nella brezza. Ha scelto il suo mondo e ha lasciato il mondo alle sue scelte.
Non mi sono mai allontanata, sono rimasta qui, coi miei viaggi mentali, tra delusioni, rabbia e ricerche di equilibrio.
Questa notte ho gironzolato qua e là per la casa, per poi riaddormentarmi immersa in un sogno: partivo. Era deciso, mi lasciavo tutto alle spalle, con le valigie neanche tanto pesanti e una macchina piccola ma nuova di zecca, con dei brillantini sul cofano e intorno agli specchietti. Nel sogno so che il viaggio mi porterà lontano e decido di lasciare la macchina alla stazione e partire col treno. Penso che una volta giunta alla mia destinazione, tornerò a riprendermi la mia piccola, nuova auto.
Sono giorni di vuoto, questi. E rabbia. Per quello che sono, per quello che ho intorno, per quello che ci è capitato.
Torna l’estate e insieme al caldo, ai tafani, ai gelati torna anche Jessica Fletcher.
L’altro giorno stavo parlando con un collega, confidandogli che il mio scriccioletto si è “fidanzato” con la più brava e carina della classe perché lei gliel’ha chiesto esplicitamente dopo un serrato corteggiamento durato mesi e mesi, fatto di merende condivise, giochi a nascondino e acchiapparella, lettere disseminate di cuori, ti amo, TVB e sei il mio principe.
Siccome è tornato il sole e il sole ha liberato le mie endorfine (che hanno deciso di volteggiare qua e là tra i fiori) eccomi qui a sognare di nuovo con la mia passione non più segreta: la Union Jack.
Mi sento una chiocciolina, striscio, lasciando una scia del mio passaggio.
Donne di valore
Ho un po' di stanchezza oggi, e tanta voglia di biscottini di pasta sfoglia (e infatti me li sto pappando).
Ho temporeggiato nel ritirare la cartella clinica del mio angelo. L'ho lasciata là tutto il giorno, indecisa sull'aprirla o meno.
Dopo alcuni giorni passati a "ballare", dopo le 2 evacuazioni dalla scuola in finta calma, per non spaventare i bambini, e col pensiero fisso di mio figlio all'altra parte del plesso, finalmente un po' di tregua.
La maledizione del calcio che ammorba la mia famiglia continua inesorabile: adesso ci si è messo anche l'album dei calciatori 2009-2010 della Panini.
Rullo di tamburi... Ta-taaa! Questa meraviglia di borsa è stato il regalo di Natale di mio marito!