giovedì 4 febbraio 2010

Da mettere in soffitta

Ho temporeggiato nel ritirare la cartella clinica del mio angelo. L'ho lasciata là tutto il giorno, indecisa sull'aprirla o meno.
Poi ho aperto la busta e ho ripercorso quei momenti, ho evocato di nuovo quello smarrimento, la confusione e l'impotenza di fronte a un mondo nuovo che mi sembrava un incubo: "Ora mi sveglio, sì ora mi sveglio e quel corpicino tornerà a sorridermi. I dottori si sono sbagliati, lui sta bene... ora mi sveglio."
E invece ero più che sveglia, ma il mio angelo sorrideva comunque, nonostante gli aghi, nonostante la fame e mi diceva: "Non preoccuparti mamma, non essere triste, sta' tranquilla: io fra qualche giorno guarisco".

Non è guarito e chissà quando si troverà una cura per evitargli quei continui controlli e quella maledetta-benedetta insulina, ma lui sorride ancora, gioca, corre, studia e mi abbraccia.
Quel che è passato è passato.
Non è stata una buona idea rivedere la cartella del ricovero.
Ora la richiudo. La seppellirò nelle scatole: "Roba inutile".

7 commenti:

riccardo uccheddu ha detto...

Prima di tutto coraggio, cara Erica!
Per ognuno di noi i propri figli sono la vita, l'anima, il cuore, il sangue, tutto.
Niente conta più di loro e niente potrà mai contare.
Ma tu sei una donna forte e che sa lottare, hai in te stessa grandissime risorse di energia e di speranza.
Penso che l'insulina, soprattutto per un bambino piccolo sia un peso notevole e per una madre, senz'altro una grande preoccupazione.
Ma ormai il diabete (penso che si tratti di quello) è tenuto abbastanza sotto controllo, la medicina ha fatto grandi passi.
Il figlio di un conoscente di mia moglie convive col diabete da piccolo ed ora è un adolescente tranquillo e sereno.
Mia madre diventò diabetica da ragazza ma ha lavorato tutta la vita e condotto una vita normalissima e per certi versi, anche ammirevole.
Coraggio!
P.s.: anche se le tue ansie sono certo più gravi delle mie, volevo ringraziarti per il sostegno che mi hai dato sul blob. Sei un'amica.

Anonimo ha detto...

Passo...Ti abbraccio forte e ti prometto che cercherò di tenere quei giorni, il più lontano possibile...Ciò che è straordinariamente bello è che tuo figlio, ha la sua voglia di vivere, SEMPRE presente SEMPRE costante e che ha accanto a se una mamma davvero unica! Io ti tengo la mano sempre, anche nei momenti più felici...Ricordalo...Forza e coraggio mia cara...Un abbraccio forte...Eli (Atena.88)

Erica Lee ha detto...

Per Riccardo:
ringrazio Dio tutti i giorni perché mio figlio, nonostante tutto, non ha una malattia che lo obbliga a chemioterapia, ad operazioni chirurgiche o a soggiorni obbligati in ospedale per lunghi periodi, come purtroppo accade a troppi bambini.
Ma per chi la vive, facile non è neppure il diabete perché comporta degli inevitabili disagi, rinunce e frustrazioni. Poi tutto si supera e ci si convive ma il mio cuore è sempre là con lui, al mio tesoro che da un giorno all'altro avrei potuto perdere per sempre.
Il dolore resta sempre a galla ma, per mia fortuna, anche la speranza.
Grazie del tuo incoraggiamento. Anche tu sei un amico.

Per Elisa:
Mia cara, anche tu sei sempre presente nei miei pensieri, nelle mie preghiere.
Come potrei dimeicarti?
Elisa, non sono una mamma speciale o unica: sono solo una mamma e le mamme (tu lo sai) amano i loro bambini immensamente.
Forza e coraggio anche a te!
La vita è meravigliosa sempre.

Michelinastreghina ha detto...

Essendo diventata mamma da 20 mesi comprendo tanto ed a fondo le pene di un genitore che deve assistere alla malattia di un figlio. Faresti di tutto per togliergli quel peso.
...
parlando di facezie: sabato a pranzo avevo un'amica diabetica che ha portato un creme caramel al fruttosio che era la fine del mondo!
;-)
Abbracci.

Erica Lee ha detto...

Grazie Michela, anche se è stata un po' dura con tutti i dolci di carnevale "sfrittellanti" in giro!
Non è che ti faresti dare la ricetta di quel Creme Caramel al fruttosio?
Mio figlio ci terrebbe parecchio... ;-)

Michelina ha detto...

eccola e scusa il ritardo! :-)

1 litro di latte, 6 uova, 1 bustina di vanillina, la scorza intera di un limone, 150 gr. fruttosio.
sbattere le uova intere. A parte far scaldare il latte con il fruttosio, il limone e la vanillina.
Preparare l'acqua bollente.
Preparare il caramello con 50 gr di fruttosio e 15 ml di acqua.
Una volta fatto, versarlo sul fondo della teglia e farlo appena raffreddare (poco).
Il tutto deve cuocere in forno, mi raccomando a bagno maria (una teglia dentro l'altra) a 180° per 35 minuti.

Erica Lee ha detto...

Grazie mille!
Appena posso mi ci metto subito.