martedì 23 febbraio 2010

Periodo strano...

Ho un po' di stanchezza oggi, e tanta voglia di biscottini di pasta sfoglia (e infatti me li sto pappando).
E' un periodo strano questo: di soddisfazioni grandi, di sorprese belle e di punti interrogativi che mi inseguono ovunque.
Ho fatto un po' più di vita sociale ultimamente: mi sono iscritta a Facebook (anche se non mi appassiona più di tanto) sono andata al cinema 2 volte in pochi mesi (negli ultimi 12 anni c'ero stata una volta sola, perciò fate voi!), sono andata a trovare qualche mia amica e conversato quanto basta per rilassarsi un po' e ho letto molti più libri di quanto avessi fatto nell'ultimo anno.
E il prossimo mese è in programma pure un'uscita a teatro: che voglio di più?

Credo che le cose basta volerle con più forza e alla fine si possono acciuffare.
Come ho detto già in un vecchio post, il tempo delle comparsate è finito.

giovedì 4 febbraio 2010

Da mettere in soffitta

Ho temporeggiato nel ritirare la cartella clinica del mio angelo. L'ho lasciata là tutto il giorno, indecisa sull'aprirla o meno.
Poi ho aperto la busta e ho ripercorso quei momenti, ho evocato di nuovo quello smarrimento, la confusione e l'impotenza di fronte a un mondo nuovo che mi sembrava un incubo: "Ora mi sveglio, sì ora mi sveglio e quel corpicino tornerà a sorridermi. I dottori si sono sbagliati, lui sta bene... ora mi sveglio."
E invece ero più che sveglia, ma il mio angelo sorrideva comunque, nonostante gli aghi, nonostante la fame e mi diceva: "Non preoccuparti mamma, non essere triste, sta' tranquilla: io fra qualche giorno guarisco".

Non è guarito e chissà quando si troverà una cura per evitargli quei continui controlli e quella maledetta-benedetta insulina, ma lui sorride ancora, gioca, corre, studia e mi abbraccia.
Quel che è passato è passato.
Non è stata una buona idea rivedere la cartella del ricovero.
Ora la richiudo. La seppellirò nelle scatole: "Roba inutile".