domenica 29 marzo 2009

Il romanzo prosegue...

Ebbene sì... il nuovo romanzo prosegue, dopo una pausa durata alcuni mesi.
Ovviamente ho riletto i primi 5 capitoli scritti e, miracolo dei miracoli, li ho trovati "perfetti", se si escludono tre vocaboli non pertinenti e prontamente cambiati.

Possibile?... mi sono detta.
Ma allora devo continuare, devo assolutamente ritrovare del tempo mettendo in stand by il lavoro sull'inglese (almeno in parte)!

E già, di certo non posso proprio trascurare gli altri impegni.
Avete mai visto una donna mettersi in aspettativa dal suo ruolo di mamma?
"Giammai!", come diceva uno dei ladruncoli in "Mamma, ho perso l'aereo".

Comunque, tornando al romanzo, credo che se mi ci metto d'impegno potrei realizzare un romanzo seriale, dove i protagonisti crescono, si evolvono e danno vita a nuove e interessanti vicende.
E, siccome (anche se alla lunga) alcuni miei sogni si sono avverati, non vedo perché quest'ultimo dovrebbe per forza restare una fantasia.

Sbaglio?
E chi lo sa? Nel dubbio... 6° capitolo, sto arrivando!

sabato 28 marzo 2009

Vecchia Romagna e intense emozioni

No, non sto cercando di vendervi una bottiglia di buon brandy e neppure mi sono convertita all'alcolismo... ma lo spot è molto suggestivo e io non posso far altro che sdilinquire ogni qualvolta lo vedo passare in TV.

Ci sono gli sbandieratori in secondo piano e una donna scende dall'auto, guardando in direzione di un giovane uomo dal fascino irresistibile.
Il loro sguardo d'intesa fa supporre che si conoscano da tempo, che tra loro ci sia stata una storia, poi finita... ma non del tutto.
Eccoli di nuovo lì, l'una di fronte all'altro, in modo del tutto inatteso... e si ritrovano a ballare un tango mentre i fogli nella mano della donna scivolano incuranti sul pavimento.

Il paesaggio mi ricorda la Toscana, in un assolato mattino di luglio, prospero di speranze e di propositi gioiosi soffocati durante l'inverno, che con il suo gelo irrigidisce anche l'anima e l'intelletto.
Quelle mani che si stringono e lo sguardo di lui che si posa sul volto della donna che le sta di fronte sono privi di ogni malizia.
In lui vedo la schiettezza, la passione, l'amore. In lei la titubanza, il turbamento.

Voi, invece, che "intense emozioni" provate nel vedere lo spot?

Vi auguro un fine settimana sereno sulle note del "Libertango".
E se lo desiderate, lo spot è qui a fianco... se non ne avete ancora abbastanza.

domenica 22 marzo 2009

Vita quotidiana

Ieri ho sfidato i minacciosi strali della neve per andare a lavoro, io che con la neve ho sempre messo le scarpe e il volante al chiodo!
Ma come potevo fare?
Mio marito con le stampelle era impossibilitato ad accompagnarmi e poi... mi sono detta: Coraggio, è uno strato piccolo e la strada si sta ripulendo e poi, al tuo ritorno a casa, la neve potrebbe sciogliersi!
E così è stato.
La macchinetta, al ritorno si è inerpicata su per la salita senza problemi e io ho ringraziato Dio d'aver vinto le mie titubanze.
Oggi il sole è splendido e si va a pranzo dai miei suoceri, che adoro.
Staremo tutti insieme: figli, cognati, nipoti. Sarà un bel momento per chiacchierare, ridere, scherzare, visto che ci vediamo sempre così poco.
Ora vi lascio: devo preparare dei dolcetti, che mi ha insegnato la cara blogger Valentina, per portarli a pranzo da loro.
Un bacio a tutti, e che il sole sciolga il ghiaccio, se ne avete, dei vostri cuori.

sabato 14 marzo 2009

Un incontro sorprendente

L'altra sera ho fatto un incontro meraviglioso.
Chi ho conosciuto?
Una suora. Sì, proprio una suora, che mi ha ammaliata con la sua sicurezza, pacatezza, allegria, umanità e profondità.
I suoi occhi, chiari come certi mattini di primavera, e il suo viso senza rughe, nonostante i capelli bianchi che si intravedevano sotto il velo, mi hanno condotta in un'altra dimensione, un mondo parallelo, dove non c'è posto per la tristezza, l'egoismo o l'indifferenza, ma un mondo dove alberga solo la speranza e la gioia.
L'ho ascoltata per un'ora e mi sembrava fossero trascorsi solo 5 minuti!
Ci siamo scambiate il numero di cellulare e l'indirizzo e-mail.
Come potevo lasciare andare via un essere così prezioso?

Lei si occupa di offrire assistenza psicologica, spirituale e materiale per le famiglie in difficoltà, i ragazzi che soffrono di dipendenze, gli ammalati e le persone sole e anziane.
Organizza anche incontri spirituali, che non sono ciò che molti possono immaginare... riunioni di vecchi bigotti che recitando formule trite escono di là esattamente come sono entrati, ma degli incontri di giovani e meno giovani che ascoltano, si confrontano, cercano di dare una risposta ai loro dubbi, alla loro sete di conoscenza, al loro desiderio di... PACE.

Quante volte sento dire che ci si sente affranti, non appagati, depressi, annoiati. Eppure basterebbe così poco.
Basterebbe mettersi in ascolto.

Da un po' di settimane sto frequentando un corso per diventare volontaria nelle strutture ospedaliere, nelle case di riposo o a domicilio.
Quello che sto imparando mi arricchisce ogni giorno di più, ma alla fine del corso... mi sono chiesta... sarò in grado di dare o fare qualcosa di veramente utile per gli altri?
Ho posto questa stessa domanda a suor L. e lei mi ha risposto: "Hai le mani? Hai un cuore?"
"Sì."
"Allora hai tutto. Vai."

E io mi sono messa in viaggio.

sabato 7 marzo 2009

A tutte noi e a tutti gli uomini che non riescono a volare


UN DIFETTO NELLA DONNA: Quando Dio creò la donna era già al suo sesto giorno di lavoro facendo pure gli straordinari. Apparve un angelo e gli chiese: "Come mai ci metti tanto con questa creatura?”.
E il Signore rispose: “Hai visto il mio Progetto per lei? Deve essere completamente lavabile, però non deve essere di plastica, avere più di 200 parti muovibili ed essere capace di funzionare con una dieta di qualsiasi cosa avanzi, avere un grembo che possa accogliere quattro bimbi contemporaneamente, avere un bacio che possa curare da un ginocchio sbucciato ad un cuore spezzato e lo farà tutto con sole due mani.”
L’angelo si meravigliò dei requisiti: “Solamente due mani… impossibile! E questo è solamente il modello base? E’ troppo lavoro per un giorno… aspetta fino a domani per terminarla.”
“No lo farò!” protestò il signore. “Sono tanto vicino a terminare questa creazione che ci sto mettendo tutto il mio cuore. Ella si cura da sola quando è ammalata e può lavorare 18 ore al giorno.”
L’angelo si avvicinò di più e toccò la donna: “Però l’hai fatta così delicata, Signore.”
“E’ delicata, ribatté Dio, però l’ho fatta anche robusta. Non hai idea di quello che è capace di sopportare od ottenere”.
“Sarà capace di pensare?” chiese l’angelo.
Dio rispose: “Non solo sarà capace di pensare ma pure di ragionare e di trattare”.
L’angelo allora notò qualcosa e, allungando la mano, toccò la guancia della donna: “Signore, pare che questo modello abbia una perdita…”
“Ti avevo detto che stavo cercando di mettere in lei moltissime cose… non c’è nessuna perdita… è una lacrima” lo corresse il Signore.
"A che cosa serve una lacrima?” chiese l’angelo.
E Dio disse: “Le lacrime sono il suo modo di esprimere la sua gioia, la sua pena, il suo disinganno, il suo amore, la sua solitudine, la sua sofferenza e il suo orgoglio.”
Ciò impressionò molto l’angelo: “Sei un genio, Signore, hai pensato a tutto. La donna è veramente meravigliosa.”
"Lo è! Le donne hanno delle energie che meravigliano gli uomini. Affrontano difficoltà, reggono gravi pesi, però hanno felicità, amore e gioia. Sorridono quando vorrebbero gridare, cantano quando vorrebbero piangere, piangono quando sono felici e ridono quando sono nervose. Lottano per ciò in cui credono. Si ribellano all’ingiustizia. Non accettano un “no” per risposta quando credono che ci sia una soluzione migliore. Si privano per mantenere in piedi la famiglia. Vanno dal medico con un’amica timorosa. Amano incondizionatamente. Piangono quando i loro figli hanno successo e si rallegrano per le fortune dei loro amici. Sono felici quando sentono parlare di un battesimo o un matrimonio. Il loro cuore si spezza quando muore un’amica. Soffrono per la perdita di una persona cara. Senza dubbio sono forti quando pensano di non avere più energie. Sanno che un bacio e un abbraccio possono aiutare a curare un cuore spezzato. Non ci sono dubbi però… nella donna c’è un difetto: ed è che si dimentica quanto vale.

martedì 3 marzo 2009

Evviva!

L'operazione è andata bene! Deo gratias!
Vedere mio marito tranquillo a letto con la flebo al braccio mi ha rincuorata (e nello stesso tempo mi ha stretto il cuore).
Era pallido, ma sorridente.
Abbiamo scherzato come al solito e io desideravo tanto stendermi accanto a lui per abbracciarlo.
Lo farò domani, quando tornerà a casa e troverà il suo piatto preferito.