lunedì 18 agosto 2008

La magia di un incontro

Ieri: escursione in montagna. Niente di trascendentale, vale a dire Alpi o Dolomiti, nessuna scarpinata da alpinista provetta, ma tranquilla inerpicata su un paesino di otto abitanti nella stagione invernale. Un vero e proprio gioiello di dirupi, di case letteralmente sventrate dalla potenza della natura che lavora ogni giorno in sordina. Verde ovunque, cavallette, farfalle, acqua zampillante dalla sorgente e io, avvolta in una felpa, a contemplare un altro volto del paradiso.
Poi, all'improvviso, spunta un signore cicciotto e rubicondo che, come noi, dà un ultimo sguardo alla valle prima di riprendere la sua strada. E' un artista di strada: un po'clown, un po' giocoliere, un po' funambolo.
La sera prima ha lavorato in paese distribuendo ai bimbi zainetti colorati pieni di sorprese. Glien'è rimasto uno e lo regala a mio figlio, poi, come un timido folletto, riprende il suo viaggio per l'Italia. Altre piazze, altri volti, altri sorrisi da regalare a bambini che forse non sanno cos'è la gioia.
Lo salutiamo con la mano un'ultima volta prima di vederlo scomparire e io penso che se Gesù ritornasse sulla terra avrebbe i suoi occhi.