mercoledì 3 dicembre 2008

Gesto di esultanza? No, grazie.

Non so voi, ma se c'è una cosa che detesto con tutte le mie forze è l'esultanza, o meglio, i gesti di esultanza dei calciatori e degli sportivi in genere.
Il caro, vecchio urlo liberatorio è stato messo in soffitta per essere rimpiazzato da mosse degne di internati sotto allucinogeni.
Passino le maglie sulla faccia di "ravanelliana" memoria, i tripli salti mortali, i trenini, i balletti intorno alla bandierina, gli aeroplanini, i pollici a mo' di ciuccio, le linguacce al cielo, ma quello che più mi scuote il sistema nervoso è "la mano rotante" di Luca Toni. Non chiedetemi perché mi dia così fastidio, non so davvero cosa rispondervi! Forse perché mi sembra un gesto arrogante, del tipo: -"Vi suona bene questo goal? Sono o non sono il migliore?
Ma non bastava Luca Toni, no. Alle Olimpiadi di Pechino, mentre ero al culmine della gioia per l'oro nella gara di judo, ecco che Giulia Quintavalle alza il braccio e parte con la famigerata "mano rotante", mentre squadra il pubblico con occhi fieri. Anche in quell'occasione mi è sembrato che il gesto dicesse: - Sono o non sono la migliore?

Nulla da eccepire, tutti voi calciatori o sportivi siete bravi, bravissimi, ultra mega campioni... solo una cosa, però: esultate istintivamente, come individui normali, perchè non credo che il fortunato vincitore di 45 milioni di euro del superenalotto si sia lambiccato il cervello per esternare l'altro giorno la sua folle soddisfazione.