giovedì 11 settembre 2008

Un nuovo anno scolastico, un nuovo inizio

La scuola ha riaperto i battenti. Tra i cuccioli di "prima" c'era chi tentava di farsi coraggio ridendo e chi se ne stava in disparte ammutolito. I più emozionati: i genitori che, armati di videocamere e macchine fotografiche, imprimevano nella memoria (digitale e non) le loro ansie, aspettative, gioie e paure di adulti cresciuti solo biologicamente.
Mi sono emozionata nel rivedere le classi nelle quali abbiamo lavorato, quei volti di ragazzi che ritroveremo ogni giorno per un altro anno scolastico. Li ho trovati cresciuti, abbronzati, sorridenti. Nessuno mi è sembrato triste, tranne uno. Lo era anche nell'anno appena trascorso. Vorrei cambiare le cose per lui ma è schivo, si trincera dietro una timida spavalderia (timida solo nei confronti degli insegnanti). Forse desidera solo una carezza, una parola dolce. Cerco di fare quello che posso quando le attività comuni lo permettono. E poi c'è lui, il bimbo affetto dalla sindrome di Down, che mi hanno affidato anche quest'anno. E' stato felice di vedermi e non ha fatto un capriccio, una smorfia per tutta la giornata. Ho rivisto il suo sorriso e il mondo mi è sembrato meraviglioso anche in un giorno orribile come oggi, 11 settembre.
Che il nuovo anno mi faccia diventare una persona migliore: me lo auguro.