Conosco a memoria il suo modo di cantare, il suo dimenarsi sul palco, ma soprattutto il suo "One two, three, four!" per attaccare le canzoni dal ritmo travolgente.
E so, e anche molti americani sanno, che si capisce solo la metà di ciò che dice il caro vecchio Bruce: ogni frase sembra ridursi ad un "Rorrrrrrrrrr re ra rrrurrrrr..." senza senso.
Perciò sono collassata nel vedere questa parodia fatta dal brillantissimo Ben Stiller.
La trovate qui a fianco. Dura solo pochi secondi.
Buona giornata
2 commenti:
Bruce è il mio rocker preferito e lo considero anche qualcosa di più: un artista.
Le sue canzoni parlano di gente povera, di una classe operaia ormai polverizzata e dispersa ed anche quando parla d’amore, lo fa con un misto di malinconia e di dolente sensualità che tanti altri rockers (ed anche artisti ben più acculturati) non hanno.
Certo, indispensabili le traduzioni per chi (come me) mastica poco l’inglese.
Detto questo, ben venga l’ironia anche sull’immenso Bruce; penso che la parodia di Stiller abbia fatto ridere anche lui!
Il rock è una grande forza ma se non vuole diventare fanatismo, deve saper prendere le distanze anche… da se stesso.
Ciao!
P.s.: il tuo ultimo commento era una “D”; errore nell’invio?
Mi fa piacere che ti piaccia Bruce e spero ti abbia fatto ridere la sua parodia.
Bruce si è divertito un sacco, di sicuro!
E io rido ogni volta che lo vedo.
p.s. Il mio commento-replica non era una D ma voleva essere un visino che ride :-D (con occhi, naso e bocca).
Ciao Riccardo.
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