giovedì 8 gennaio 2009

Quello che le donne dicono

Non ho fatto una stima precisa (non sarebbe possibile) di tutti i blog in rete scritti da donne più o meno giovani ma, scorrendo la barra soprastante e curiosando qua e là, ne ho trovati in numero superiore ai blog scritti da uomini. E mi sono fatta una domanda: perché?
E allora ho ripensato a tutte le donne che ho incontrato ─ educatrici, amiche e pseudo-tali, nemiche, parenti e pseudo-tali ─ e ho dovuto ammettere che la quasi totalità di loro aveva un desiderio strabiliante di comunicare, di tirare fuori le proprie solitudini o le loro gioiose follie.
E io non faccio di certo eccezione.
Tutte noi vorremmo, in un modo o nell’altro, tirar fuori quello che abbiamo per troppo tempo chiuso in “cassaforte”, per farci conoscere, rispettare, amare. Già, amare. Perché il punto focale è sempre lo stesso: noi siamo nate per amare e per ricevere amore.
E lasciate perdere la favola che le donne siano come gli uomini e che anche per loro vale la regola di “una notte e via”. Molte di noi vogliono raccontarselo per rendere sopportabile il dolore della delusione per quell’uomo mai più rifattosi vivo.
È inutile, noi siamo più eteree e profonde degli uomini. Sì, perché a noi non basterà mai una partita a calcetto, un palmare nuovo o una corsa di Formula 1 in TV per essere felici.
Noi vogliamo di più.
Qualcuno potrebbe obiettare che questo è il vero limite delle donne.
Forse. A volte l’ho pensato anch’io.
Ma meglio una donna che piange vedendo lo strazio della guerra in tv, che un uomo rimbecillito con la Playstation. Probabilmente nessuno dei due cambierà il mondo, ma la prima forse ci proverà.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Perché le donne hanno antenne maggiori e migliori di noi uomini, cara Erica... :-)

Erica Lee ha detto...

E tu sei uno dei pochi uomini che sa gustare la vita con "ragione e sentimento". :-)
Erica

Unknown ha detto...

non posso che concordare con quello che scrivi... aggiungendo che forse noi donne spesso avremmo anche la tentazione di raccontare le cose, ma troppo spesso il problema a questo mondo è trovare qualcuno che le sappia ascoltare col cuore.

Erica Lee ha detto...

Benvenuta Starlight!
Sì, è vero che molti non ci ascoltano col cuore, ma dobbiamo trovare un modo per far uscir fuori ciò che siamo.
Alla fine ci sarà qualcuno al mondo interessato a ciò che abbiamo da dire!
E... un blog potrebbe essere un ottimo palliativo: che ne pensi?
Erica Lee

Unknown ha detto...

Bhe, si potrebbe... però una cosa mi fa riflettere: se chi ci sta vicino non è disposto ad ascoltarci quanto vale il commento di chi neanche conosciamo? Certo il blog è un buon modo per sfogarsi, ma ciò che più bramiamo non è forse l'attenzione di chi ci conosce? In questo caso sarebbe solo davvero un palliativo... Ma sono l'ultima a poter dire una cosa così visto che ho iniziato a scrivere un blog sostanzialmente per questo...
bacioni

Erica Lee ha detto...

Lo so, Starlight, ma come si dice... nemo profeta in patria.
Bacioni anche a te.

p.s. A me piace il tuo blog e, anche se è ben poca cosa per te, io ho voglia di "ascoltarti".
Erica Lee