Mi è capitato molte volte di ritrovare l'entusiasmo e l'allegria proprio ascoltando monologhi, guardando telefilm o sketch sbellicanti.
A tal proposito riporto qui di seguito un testo straordinario, declamato dall'immenso Gigi Proietti. La straordinarietà del testo sta nel meraviglioso incastro di neologismi onomatopeici inesistenti, uniti alle pause e alla mimica dell'attore.
Ignoro chi sia l'autore del testo e me ne dispiace. Se qualcuno ne è a conoscenza me lo faccia sapere, grazie.
Ma ora godetevi il video e, se volete, seguite il testo:
A tal proposito riporto qui di seguito un testo straordinario, declamato dall'immenso Gigi Proietti. La straordinarietà del testo sta nel meraviglioso incastro di neologismi onomatopeici inesistenti, uniti alle pause e alla mimica dell'attore.
Ignoro chi sia l'autore del testo e me ne dispiace. Se qualcuno ne è a conoscenza me lo faccia sapere, grazie.
Ma ora godetevi il video e, se volete, seguite il testo:
IL LONFO
Il Lonfo non vaterca
né gluisce
e molto raramente barigatta,
ma quando soffia il bego abisce, bisce
sdilenca un poco
e gniagio s'archipatta.
E' frusco il Lonfo
è pieno di lupigna
arrafferia malversa e sofolenta
se cionfi ti sbidullia e t'arrupigna
se lugri
ti botalla
e ti crivende.
Eppure il vecchio Lonfo ammarggelluto
e beve e zucchia nei trombazzi
fa l'esica busia e fa disbuto
e quasi quasi in segno di smerdazzi
ti affarferesti ugniffo.
Ma lui
zuto
t'alloppa
ti spernecchia e tu
l'accazzi.
4 commenti:
L'autore é Fosco Maraini, e la poesia sta in un libretto che si chiama "Gnosi delle Fànfole"... lo amerai...
Grazie mille Cope!
Lo cercherò sicuramente.
Buona giornata, ovunque tu sia.
non posso far altro che essere d'accordo con te!
Oggi, più che mai, ne abbiamo bisogno...
Grazie per il commento, luisab!
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